Che emozione! Sono finalmente riuscito a salire e a fuggire via con il cavallo di quei due tizi. Ma poi che abbigliamento strano: lei vestita di bianco, lui di nero… Certo che si incontrano personaggi davvero buffi girovagando per questa città!
Poco importa, adesso la cosa davvero importante è essere riuscito a fuggire. Vedeste che faccia hanno fatto quando hanno visto il cavallo della loro biga fuggire via libero. È trascorsa circa un’ora da quel momento, e l’animale non accenna proprio a voler rallentare. Per forza dico io, costretto a portare a spasso gente come quella per tutto il giorno!
Neanche il tempo di accorgermene e nuovamente mi ritrovo immerso nella bellezza di Villa Borghese, questa volta però in compagnia di un amico a quattro zampe. E poi modestamente, ero e sono tuttora davvero molto abile nel cavalcare. Ai miei tempi solo così ci si poteva spostare, oltre che a piedi. Mica come adesso che si spostano tutti dentro a queste scatolette di metallo. Cosa ne vogliono sapere i romani moderni delle sensazioni meravigliose che si provano in sella a un cavallo, del vento in faccia e dell’emozione del salto?
A proposito di salti, facciamo vedere un po’ a questi motorizzati come si galoppa, vai bello vai! E con un balzo supero le teste di due signori seduti su una panchina, i quali non mancano di maledirmi con termini di certo non amichevoli. Il viaggio si fa sempre più avventuroso, ma la mia meta è ormai prossima…
